Torino

Montaldo, il paesino del "pozzo miracoloso" finisce sul Guardian: "Qui zero contagi"

Una veduta di Montaldo e, nel riquadro, il servizio del "Guardian" 
Il quotidiano britannico racconta il caso del Comune sulla collina torinese "immune" al coronavirus e della sua acqua a cui gli abitanti attribuiscono proprietà prodigiose. Il sindaco: "Al di là delle leggende ci siamo mossi per tempo"
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Una pietra di luserna copre il pozzo dall'acqua prodigiosa a duecento metri da Montaldo Torinese, su una piccola collina che si raggiunge con pochi passi. Poco importa che sia una leggenda, ma le virtù di questa fonte hanno portato il piccolo comune a 20 chilometri da Torino sulle pagine di uno dei principali quotidiani internazionali, il britannico The Guardian, che due giorni fa ha raccontato l'aneddoto che lega la storia del pozzo, creato all'epoca di Napoleone, al miracolo di questi tempi: il paese, sino ad oggi, è immune al coronavirus.

Zero contagi, tanto isolamento per i 738 abitanti e alcune provvidenziali precauzioni sono il vanto del sindaco Sergio Gaiotti. Poi certo, laggiù c'è anche quel pozzo, dove i contadini ogni tanto prendono ancora l'acqua per i campi.

Il "pozzo di Napoleone" a Montaldo 

"La storia racconta che questo pozzo, e anche una fontana poco più in là, risalgano al giugno del 1800 - racconta il sindaco - le truppe di Napoleone si accamparono qui prima della battaglia di Marengo. Si dice che alcuni soldati, colpiti da polmonite, guarirono dopo aver bevuto quest'acqua che certo non era inquinata. Noi non la beviamo da tempo. Credo che il nostro sia un paese dall'aria buona, lo dimostra il fatto che il Real Collegio di Carlo Alberto mandava proprio a Montaldo i suoi allievi che dovevano recuperare gli studi. Se questo pozzo, o in generale la nostra acqua, abbiano un effetto placebo non possiamo saperlo. Certo incrociando le dita, per ora qui il virus non è arrivato".

C'è però un fatto che va oltre la storia. "Mi fa piacere poter dire che abbiamo fatto molto per tenere il virus fuori dal paese: siamo stati il primo comune del Chierese a distribuire famiglia per famiglia mascherine di protezione, abbiamo terminato proprio ora - spiega ancora Gaiotti - inoltre ogni 5 o 6 giorni laviamo le strade a fondo, facciamo una pulizia radicale". Si tratta di iniziative prese per tempo, aggiunge il vicesindaco Mario Bertagna: "Il pozzo di Napoleone è una realtà storica, ma noi le precauzioni le abbiamo adottate da qualche settimana ". "Certo quel pozzo ha una caratteristica - spiega la moglie, Ida Ormea - anche quando c'è siccità, lì c'è sempre acqua. E noi abitanti siamo soliti scherzare dicendoci che dobbiamo prendere l'insalata dai contadini che usano quell'acqua per l'orto".

C'è poi l'ottimismo, come ingrediente segreto del paese. "Ho cercato di tenere alto il morale delle 350 famiglie di Montaldo - spiega il sindaco - sono orgoglioso di loro, perché alcuni non hanno nemmeno voluto la mascherina, avendone già: mi hanno detto di darle a chi ne avesse più bisogno. Abbiamo deciso di illuminare l'edificio del Comune, giorno e notte, due giorni a settimana: perché la luce è speranza, e in questo periodo ne abbiamo tutti bisogno".